Si distingue per avere il profilo del capo assai convesso e la mandibola leggermente più breve della mascella superiore. Il corpo è ovale elevato e depresso. La pinna dorsale è unica con 11 raggi spinosi e 12-13 molli. Il dorso è grigio azzurrognolo ed i fianchi argentei con sottili linee grigie longitudinali. Una banda nera e una dorata sono interposte fra gli occhi. La regione scapolare è nera. La pinna dorsale è grigio azzurrognola.
La lunghezza massima dell’orata è 70 cm, ma la più comune è tra i 20 e 50 cm; può raggiungere un peso di 10 kg circa.
L’orata è presente in tutto il bacino del Mediterraneo e nell’Atlantico orientale, dall’estremo sud delle isole Britanniche a Capo Verde. È un pesce strettamente costiero e vive tra i 5 e i 150 m dalla costa. È una specie molto eurialina, tanto che si può frequentemente rinvenire in lagune ed estuari, ma è estremamente sensibile alle basse temperature. È molto comune nei mari italiani.
L’orata è oggetto di pesca sportiva e commerciale su tutte le coste mediterranee. L’allevamento in acquacoltura è in forte crescita ed è una importante voce dell’economia lungo tutta la costa europea mediterranea.
È un pesce dalle carni molto pregiate, prive o quasi di lische, è paragonabile se non superiore al branzino. Può essere cotto intero al forno, al sale, farcito, alla griglia o in court-bouillon, ma può anche essere sfilettato e cotto a filetti.
La spigola ha corpo piuttosto affusolato, scarsamente compresso sui lati. La testa è allungata ed è caratteristica per avere la fronte dritta. La bocca è grande, può allungarsi leggermente a tubo quando aperta, e raggiunge l’occhio, che è abbastanza piccolo. La mandibola è leggermente sporgente sulla mascella. Le pinne dorsali sono due, separate da uno spazio; la prima dorsale è formata da 8-10 raggi spinosi, la seconda da 12-13 raggi molli. Linea laterale evidente. La colorazione è argentea sui fianchi con ventre bianco e dorso grigio argenteo talvolta con riflessi dorati, verdastri o bluastri. Una macchia nera, non sempre evidente soprattutto nei grandi esemplari, è presente nella parte superiore del bordo dell’opercolo. La lunghezza massima della spigola di 100 cm circa, mediamente misura attorno a 50 cm. Può raggiungere un peso di oltre 10 kg.
La spigola è diffusa nell’Atlantico nord-orientale temperato e subtropicale dalla Norvegia al Senegal, nel mar Mediterraneo e nel mar Nero. È un pesce strettamente costiero che popola ambienti di ogni tipo nei pressi della riva. E’ una specie molto eurialina e penetra regolarmente, soprattutto in estate, nelle acque salmastre di lagune e foci. Può raggiungere, non di rado, le acque completamente dolci.
La spigola è una delle specie ittiche più pregiate ed è una delle prede più apprezzate dai pescatori sportivi. E’ oggetto di acquacoltura in numerosi paesi mediterranei , dove costituisce la più importante specie per l’allevamento ittico. I maggiori produttori sono Grecia, Turchia, Italia, Spagna, Croazia ed Egitto. Viene allevata soprattutto nelle lagune. Si tratta del primo pesce marino (eccettuati i salmonidi) ad essere stato allevato in Europa. Vengono utilizzate sia tecniche intensive che estensive di allevamento.
È un pesce molto apprezzato in cucina per le carni sode, gustose e povere di lische. Può essere cotto grigliato, al cartoccio, al sale o in court-bouillon. Ma anche crudo a filetti. Viene servito accompagnato da salse varie.